Comunicato Stampa LA SALUTE NON ASPETTA

La salute non aspetta. Non rinunciare a curarti. È lo slogan con cui il Partito Democratico del Piemonte rilancia la propria campagna per la riduzione delle liste di attesa che rappresenta sempre di più un’emergenza. La salute è anche una questione di tempo. Più si aspetta, più il nostro benessere è a rischio. In Piemonte i tempi d’attesa per visite ed esami sono lunghissimi. Chi non può attendere – si parla di almeno sei mesi anche per le prestazioni più basilari – si rivolge al privato, mentre in troppi, purtroppo, non se lo possono permettere e rinunciano alle cure. E questo è inaccettabile perché la salute è un diritto fondamentale.

E’ possibile accorciare i tempi di attesa. Lo permette la procedura introdotta con il decreto legislativo n.124 del 29/04/1998, riaffermata con l’articolo 3 del Decreto Legge n. 73 del 7 giugno 2024 (convertito in Legge 107/2024) e regolamentato dalla Regione Piemonte con due circolari del 2024.

Nelle istituzioni il Partito Democratico si batte per il potenziamento della sanità pubblica, il contrario di quello che fanno il governo Meloni e la giunta Cirio, chiedendo maggiori risorse a livello nazionale e regionale. Ma la Regione può subito fare qualcosa: in pochi lo sanno ma esiste un PERCORSO DI TUTELA per ridurre i tempi di attesa e ricevere la prestazione in privato o in intramoenia senza ulteriori spese rispetto al ticket eventualmente previsto. Sulla base della normativa vigente, ogni cittadino in possesso di una prescrizione di visita e/o esame specialistico in primo accesso in classe di priorità B (entro 10 giorni) – D (visite 30 giorni / esami 60 giorni) – P (120 giorni) che non sia riuscito a prenotare la prestazione sanitaria tramite il CUP nei tempi indicati dalla ricetta del medico, potrà presentare formale istanza per accedere al percorso di tutela ed essere avviato alla prestazione specialistica attraverso l’utilizzo dell’attività libero-professionale intramuraria, delle prestazioni del sistema privato accreditato, ma senza costi aggiuntivi rispetto al ticket poiché a carico della regione.

Il Partito Democratico ha attivato una iniziativa per aiutare chi non è in grado o ha difficoltà ad accedere al percorso di tutela.

Anche il Partito Democratico di Ivrea dal mese di settembre si è attivato per aiutare i cittadini che ne hanno bisogno ad usufruire del percorso di tutela.

Tutti i sabati mattina dalle ore 10,00 alle 12,00 presso la sede del PD a Ivrea in via Peretti 2, vicino a piazza S. Marta, i nostri volontari saranno presenti per aiutare chi ne ha bisogno ad attivare il percorso di tutela per riuscire a prenotare la visita nei tempi previsti dalla prescrizione del medico.

Per chi ne è provvisto è importante e utile che porti:

  • il proprio PC con sé
  • prescrizione medica
  • documento di identità
  • tessera sanitaria
  • copia del promemoria di prenotazione

Il Partito Democratico, Circolo di Ivrea
Ivrea, 01 settembre 2025


CIRCOLO PD DI IVREA PER GAZA

Care amiche e cari amici,

noi non sappiamo più cosa fare. Ogni giorno veniamo aggiornati sulla strage di abitanti di Gaza affamati che si recano alla distribuzione del cibo. Ogni giorno 20, 30, 50, 80 esseri umani vengono uccisi mentre sono in coda o corrono più velocemente possibile per arrivare primi ai punti di distribuzione, e noi ascoltiamo queste notizie in uno stato di impotenza senza senso. Nessuno che riesca a fare qualcosa.

Vogliamo fare qualcosa di concreto: anche poco, ma concreto.

Ad esempio una raccolta fondi per una organizzazione attiva in Palestina.

Abbiamo pensato a Emergency:

– EMERGENCY A GAZA
– AGGIORNAMENTI SITUAZIONE DA GAZA

Come primo atto i nostri consiglieri comunali doneranno il gettone di presenza dell’attività in Consiglio Comunale, e poi abbiamo lanciato questa raccolta fondi pubblica.

Noi non ci voltiamo. E chiamiamo la società civile, le associazioni, le forze democratiche e progressiste a fare lo stesso.

Il Circolo di Ivrea del Partito Democratico

Qualcosa di concreto per Gaza. Comunicato stampa del Circolo di Ivrea e Cascinette del Partito Democratico

La Legge sull’autonomia differenziata va abrogata perché spaccherà l’Italia in tante piccole patrie, aumenterà i divari territoriali e peggiorerà le già insopportabili diseguaglianze sociali, a danno di tutta la collettività e, in particolare, di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne.

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